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martedì 23 febbraio 2016

Cabernet Sauvignon - Contarini


Oggi torniamo in Veneto ma cambiamo prodotto e azienda.
Nata e cresciuta a Conegliano, culla della prima Scuola italiana di Viticoltura ed Enologia (nata nel 1877) e sede della Facoltà universitaria di Vitienologia, nel cuore della terra del prosecco, parliamo dell’azienda Contarini, dove tipicità del passato e moderne tecnologie fanno di questa azienda una solida realtà del territorio.
Passata da poco in mani straniere (capitale russo), ha offerto una nuova livrea alle sue bottiglie, modernizzandone e rinfrescandone l’aspetto (forse..): avendo però assaggiato diversi prodotti (troverete le descrizioni prossimamente), con dispiacere abbiamo notato che queste migliorie non sono state trovate anche nella bottiglia, anzi..
Parliamo di un CABERNET SAUVIGNON – VENEZIA – DOC dell’anno 2014 che si presenta nel bicchiere di un limpido rosso rubino – violaceo - e di consistenza molto fluida.
Al naso si rivela poco intenso e poco complesso: a fatica riusciamo comunque a percepire leggere note di mora, mirtillo e ciliegia sotto spirito.
In bocca, questo vino riesce a nascondere bene i suoi 12 gradi (12% vol), presenta una media tannicità non fastidiosa e un corpo abbastanza debole. Ritroviamo le sensazioni percepite all’olfatto: poco intenso e poco persistente. Pepe bianco e note resinose nel finale. Un vino asciutto.
Probabilmente un vino non riuscito: credo che il business principale dell’azienda sia altro: il prosecco.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://contarinivini.it



venerdì 19 febbraio 2016

Blanc de Morgex et de La Salle

Oggi ci spostiamo in Valle d’Aosta per assaggiare un vino prodotto da vigneti piantati ad altezze che raggiungono i 1200 metri di altitudine, i più alti d’Europa, sorvegliati e protetti dalla maestosità del Monte Bianco.
Prodotto dalla società cooperativa CAVE MONT BLANC DE MORGEX ET LA SALLE, che attualmente conta circa 80 soci che lavorano 18 ettari di terreno su terrazze, è la naturale evoluzione dell’associazione dei viticoltori nata agli inizi degli anni ‘70 per tutelare le tradizioni valdostane.
Prodotto con uve Priè Blanc in purezza e franco di piede (non è mai stato attaccato dalla fillossera per via dell’altitudine e delle condizioni climatiche sfavorevoli all’insetto), questo vino si presenta nel nostro bicchiere cristallino e di un tenue giallo verdolino e, alla rotazione nel bicchiere, disegna duraturi archetti alcolici.
Possiamo dire che al naso è abbastanza complesso anche se la sua intensità e il suo bouquet erbaceo e minerale restano come chiusi in una bolla che non esplode mai. Possiamo comunque intuire piacevoli erbe alpine ed una citricità che ci invitano all’assaggio.
È un vino secco, con alcolicità piacevole (11,5% vol.) e gradevole spigolosità. Corpo ben presente, fresca acidità e morbido tannino sono qualità di questo Priè Blanc fine, persistente e ben equilibrato. Chiare note di bacche di ginepro e scorza di lime. Pepe di Sichuan e corteccia sono sorprendenti note retro nasali.
Ottimo come aperitivo, si presta molto bene anche ad accompagnare primi piatti non troppo complessi e saporiti e piatti di pesce, anche affumicato.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://cavemontblanc.com/
Vi segnalo che è stato da poco cambiato il design dell’etichetta..



martedì 16 febbraio 2016

Arzanà Cartizze Astoria


Oggi ci spostiamo in Veneto, terra vocata alla coltivazione della vite ed alla produzione di grandi vini.
L’azienda la conosciamo probabilmente tutti: parliamo di Astoria, realtà nata nel 1987 dall’idea della famiglia Polegato in una delle aree vinicole più belle del Veneto, nel cuore della DOCG di Conegliano e Valdobbiadene, famosa per il Prosecco.
Abbiamo assaggiato un prodotto di punta dell’azienda: “ARZANÀ” VADOBBIADENE PROSECCO D.O.C.G. SUPERIORE DI CARTIZZE.
Prodotto da uve Glera (100%) si presenta nel bicchiere con perlage moderato, di un tenue giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli.
Note metalliche e gradevoli sensazioni erbacee stimolano i ricettori nasali; un piacevole pizzicorio preannuncia la dolcezza che troveremo in bocca.
Il perlage rispecchia quanto visto nel bicchiere: moderato e sfuggente.
Note citriche di pompelmo rosa, un’acidità non fastidiosa ed una presente capacità allappante, lasciano la bocca pulita in attesa di un altro sorso.
Dolcezza in linea alle aspettative previste da un vino spumante Dry.

Un bottiglia da aprire in ogni occasione.

Un perlage più importante avrebbe sicuramente migliorato il prodotto.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.astoria.it/

lunedì 15 febbraio 2016

Passerina Evoè Ciù Ciù


Dopo tanti tentennamenti iniziamo finalmente questa avventura.

Il vino che abbiamo assaggiato oggi arriva dal cuore delle dolci colline picene, da Offida (AP), ed è stato prodotto dall’azienda Ciù Ciù, fondata nel 1970 da Natalino ed Anna Bartolomei.

Azienda molto legata alle tradizioni del territorio ed espressione vera dell’agricoltura biologica, ha riportato alla luce questo vitigno ormai dimenticato da molti:

La PASSERINA EVOE’ (marche IGP) da uve 100% Passerina dell’annata 2014, alla vista regala un bel giallo paglierino con leggeri riflessi dorati.
Si offre al naso non eccessivamente aromatico, con leggere note fresche di erba tagliata, fiori di robinia e frutto bianco ancora acerbo.
In bocca i suoi 13 gradi (13% vol.) si presentano bene e nella loro pienezza, di buon corpo e con eleganti note oleose. Timo e salvia accompagnano il palato in un piacevole e lungo finale.

Un vino di facile beva, sia come aperitivo sia abbinato a piatti delicati di pesce e verdure.

Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: www.ciuciutenimenti.it