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mercoledì 8 febbraio 2017

GO WINE - AUTOCTONO SI NASCE

Cominciano a girare nel 2017 i cavatappi dell’associazione GoWine ed iniziano, con il primo evento di Milano, AUTOCTONO SI NASCE, a stappare successi.
La giornata si preannuncia ricca vista la grande partecipazione di aziende ed i numerosi visitatori presenti fin dell’apertura delle prime bottiglie.
Come già saprete, noi preferiamo le bollicine ed i vini bianchi, quindi la maggior parte dei nostri assaggi si è concentrata qui: ma non mancheranno sorprese.. 

Dopo un giro perlustrativo ci fermiamo al tavolo dell’azienda GIGANTE ADRIANO e tra le molte etichette in mostra decidiamo di assaggiare un solo vitigno in 2 differenti imbottigliamenti, il Friulano: quello classico, nella vendemmia 2015, nella quale troviamo una leggera mineralità accompagnata da piccoli fiori di campo, e nella più matura vendemmia 2010 dove percepiamo note di erbe aromatiche come la salvia, chiudendo con la “chicca” Friulano Vigneto Storico 2015, vigneto storico dell’azienda che vanta più di 75 anni, che regala lontane note di agrumi e punte quasi salmastre.

Dopo qualche altra sbirciata qua e la ci imbattiamo nell’azienda CENNERAZZO: giovane realtà presente nella provincia di Avellino che produce 6000 bottiglie di un solo vino – SPHERA - interessante Greco di Tufo, asprigno come il ricciolo della vite e con delicate note sulfuree.

L’azienda agricola trentina DE TARCZAL attira la nostra attenzione presentandosi con una bella etichetta classica; i prodotti non sono stati da meno: un BRUT metodo classico – 80% Chardonnay e 20% Pinot Bianco – dopo 48 mesi sui lieviti presenta ottima gasatura e freschezza, note di panificazione e frutta esotica, di pesca e di gesso, con un buon amaro nel finale (ci è piaciuto molto) e BELVEDERE, un uvaggio (unite le uve – 2500 bottiglie) di Pinot Bianco e Incrocio Manzoni che regala sensazioni di uva spina, gelsomino e luppolo.

Gira gira e capitiamo fortunatamente ad assaggiare ROIA21
un metodo classico non dosato prodotto dall’azienda Friulana MARINIG, 36 mesi sui lieviti, 50% Pinot Nero, 25% Chardonnay e 25% Ribolla Gialla, elegante, intrigante e molto fresco, con note erbacee e di frutti bianchi (anche questo ci è piaciuto molto). 

I vini in assaggio sono davvero tanti e quando decidiamo di passare ai rossi.. incontriamo LA TRIBULEIRA e la sua NASCETTA: storico vitigno semi aromatico piemontese, col suo bel giallo paglierino che sprigiona note agrumate e di fiori di robinia, di miele di acacia e una curiosa, sorprendente e delicatissima liquirizia nel finale.

Ai rossi ci siamo arrivati e siamo andati sul sicuro (avendo ancora poco tempo e riserve a disposizione – non ce ne vogliano gli altri): la piemontese MONTALBERA con il suo premiato Ruché LACCENTO, intenso e persistente con chiare note di confettura di frutti di bosco; la pugliese CANTINE SAN MARZANO, cooperativa sociale fondata nel 1962, con 2 etichette davvero interessanti: una MALVASIA NERA TALO’ 2015 con alle spalle 6 mesi in barrique, ancora giovane ed allappante concede al naso ed al palato frutti rossi e spezie, ed un PRIMITIVO DI MANDURIA RISERVA ANNIVERSARIO 62 – 2013 – 18 mesi in barrique, morbido ed elegante, note legnose e di tabacco, di prugna e confettura di ciliegia, quasi da meditazione con i suoi 14,5% vol. 

Prima di lasciare la sala ormai piena di visitatori ci concediamo i due VERMUT – bianco e rosso - della Tenuta TAMBURNIN: entrambi realizzati con vino Chardonnay presentano caratteristiche molto complesse, il primo con note medicinali, di assenzio e di menta, il secondo con note di rabarbaro, vaniglia e tabacco (peccato non essere riusciti a portarne a casa almeno una bottiglia..). 
Ci teniamo a chiudere con i vini che abbiamo assaggiato per primi e che ci hanno particolarmente emozionato, complice anche l’eleganza e la classe dell’oste che ci li ha saputi raccontare con tenerezza quasi materna: parliamo dei 3 vini bianchi della friulana VIGNA PETRUSSA; il FRIULANO 2015 molto armonico e persistente con un delicato bouquet di fiori di campo, il SAUVIGNON 2015, un matrimonio perfetto tra la pesca bianca e la foglia di pomodoro e di ottima persistenza, e, per finire, la cuvèe RICHENZA 2013, realizzata con vecchi vitigni autoctoni, con profumi di frutta esotica, pesca matura e vaniglia. Tre etichette da assaggiare obbligatoriamente..

Per concludere facciamo nuovamente i complimenti agli organizzatori: anche il 2017 inizia con un successo!

Se siete curiosi di leggere le nostre precedenti esperienze agli appuntamenti di GoWine, seguite questi link:


Tutti i riferimenti delle aziende sopra citate li trovate qui: