mercoledì 21 dicembre 2016
BRIC MERLI - NEBBIOLO - MALABAILA
Torniamo in un locale amico per la nostra rubrica#perunbicchiereingiro ed assaggiamo un'espressione interessante di Nebbiolo d'Alba - vendemmia 2014 - della già conosciuta azienda Malabaila Di Canale dal nome BRIC MERLI: di un leggero e trasparente maturo rosso sanguigno, al naso sprigiona note mandorlate profonde, frutta rossa sotto spirito e speziatura di chiodo di garofano (note date sicuramente dal lungo affinamento in botte grande). In bocca? Ciliegie e more sotto spirito, tannino equilibrato, buona fluidità che nasconde la sua gradazione di 13,5% vol. Media persistenza. Risultato: bocca pulita, asciutta e voglia di berne ancora. Promuoviamo anche questa volta gli amici del Rockitchen.#perunbicchiere
BRICCO DEL BOSCO - GRIGNOLINO - ACCORNERO
#perunbicchiereingiro questa volta ha sconfinato in Piemonte: con amici siamo stati alla Trattoria Losanna Masio ed abbiamo avuto il piacere di apprezzare BRICCO DEL BOSCO, un Grignolino in purezza - Monferrato Casalese DOC - dell' Azienda Agricola Accornero Giulio & figli S.S della vendemmia 2015. Questa storica azienda di Vignale Monferrato (AL), oggi condotta dalla quarta generazione, ci offre nel bicchiere un vino di un bel rosso rubino, con profumi delicati di piccoli frutti rossi e note pizzicorine di pepe bianco. In bocca ha una buona struttura, leggermente tannico e con un finale amarognolo. Lo abbiamo abbinato a degli gnocchi alla zucca con scaglie di tartufo 👍. Non è semplice trovare un Grignolino ben fatto: noi siamo stati fortunati e ci siamo riusciti, grazie a Claudia Santero..#perunbicchiere
PRADVAJ - ROERO ARNEIS - MALABAILA
Ecco, ci siamo ricascati: siamo di nuovo al Rockitchen e per la rubrica#perunbicchiereingiro abbiamo assaggiato PRADVAJ, un Roero Arneis 2015 dell'azienda Malabaila di Canale - Azienda agricola di Canale, in provincia di Cuneo; azienda con una grande e lunga storia alle spalle: il primo terreno destinato a vigneto fu acquistato nel 1362.. Questo Arneis si presenta di un limpido giallo paglierino con importanti riflessi verdognoli. Al naso ha una buona intensità: profumi di piccoli fiori di campo, erba fresca e pesca bianca. Al palato si offre con note di viticcio, verdi, prugna gialla ancora acerba. Una gradevole nota amara e ruvida, quasi tannica, nel finale, lascia una bocca asciutta e pulita. Un vino di buon corpo e struttura.#perunbicchiere
ROSA ROSE' - CANTINE VEDOVA
Come anticipato un paio di giorni fa, per la nostra rubrica#perunbicchiereingiro avevamo assaggiato anche delle bollicine di Valdobbiadene durante una cena al Rockitchen: Rosa Rosé, un extra dry di Casa Farive Cantine Vedova che nel bicchiere si presenta di un brillante color corallo rosa, agitato da numerose e fini bollicine. Al naso intenso e complesso: melograno e frutto della passione, verbena e lieve mineralità creano un eccellente aspettativa per il palato. Una buona e fresca gasatura ci accarezza la bocca; un extra dry poco dolce (per fortuna) nel quale percepiamo note di pesca bianca matura e di melone bianco; ritroviamo la nota minerale. Questo rosé con la gradazione di 12%vol é realizzato con uve pinot nero e raboso. Un vino che sgrassa il palato con delicatezza. Inizio ottimo direi.. #perunbicchiere
ENDRIZZI - LAGREIN
Cominciamo oggi con la nuova rubrica #perunbicchiereingiro.. e cominciamo bene! Durante una cena al Rockitchen, pub inusuale di Legnano, un Lagrein vendemmia 2014 di Endrizzi (DOC-Trentino) ha accompagnato tutte le portate che ci sono state servite con la meravigliosa formula proposta dal gestore "tu paghi la bottiglia, noi mettiamo il cibo". Di color rosso rubino intenso ed impenetrabile, al naso, dopo una volatile impronta alcolica, si apre nelle sue delicate e leggere note... legnose, date da un breve passaggio in barriques, violetta e fini noci brasiliane. In bocca ha una buona bevibilità, un buon corpo ed un massaggiante tannino. La frutta rossa sotto spirito fa da padrone. Buonissima la persistenza e la pulizia del palato. Un vino che scalda con la sua gradazione di 12,5% vol.
Ovviamente non abbiamo sperimentato solo questo, ma vi racconteremo nei prossimi giorni. #perunbicchiere
RIDGEMONT RESERVE 1792
La giornata di oggi non poteva che terminare con del bourbon: 1792 Ridgemont Reserve di lucente color caramello, al naso regala piacevoli note di burro di arachidi e cannella, piccoli frutti rossi sotto spirito e confetto. In bocca é morbido, dolce, caldo, con notevoli note di vaniglia, torna la cannella accompagnata da chiodi di garofano, tartufo al cioccolato. Una piacevole conclusione di giornata.. #perunbicchierino
GRAPPA CRODER - ASTORIA
Nuovo appuntamento con la rubrica #perunbicchierino. Grazie ad Astoria assaggiamo questa grappa, CRODER, finemente invecchiata in barrique di rovere francese. Nel bicchiere un distillato dal brillante color orzo maturo, nel quale sbocciano note di biscotto, frutta secca, mandorle tostate e uva sotto spirito. In bocca é subito vanigliata e sviluppa calore, uvetta e chiarissime note di legno aromatico. Una grappa che ti mette sull'attenti.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.astoria.it/
GRAPPA STRAVECCHIA - DISTILLERIA PISONI
Eccoci al primo appuntamento con la nuova rubrica #perunbicchierino: usciamo un pochino dal nostro territorio e saliamo di grado.
Grappa Stravecchia prodotta dalla distilleria Pisoni, dal 1952 Mastri Distillatori in Trentino.
Al naso chiare note di ciliegie e tabacco Virginia.
Al palato troviamo frutta sotto spirito, uva e albicocca, con aromi di barrique; grappa calda e morbida, rotonda ed avvolgente.
Nel finale una nota del rivestimento di zucchero del confetto.
Delicatamente vanigliata.
Intensi sapori d'autunno: da farne appuntamento fisso in questa stagione.
Tutti i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://www.pisoni.it/
mercoledì 26 ottobre 2016
GO WINE - Incontro con L’OLTREPÒ PAVESE
Come molti di
voi si ricorderanno, abbiamo già partecipato a serate organizzate da questa
associazione ed anche in questo caso il giudizio è molto positivo.
In questa
occasione sono presenti una ventina di produttori, la maggior parte dei quali
gestiti direttamente dal Consorzio di Tutela dei vini dell’Oltrepò.
Come al solito
siamo attirati dalle bollicine, presenti su diversi banchi e che rendono
difficile la scelta per la partenza.
Il via
dall’azienda RICCARDI LUIGI nella quale assaggiamo un metodo classico 80%
Pinot Nero e 20% Chardonnay che dopo essere stato 24 mesi sui lieviti presenta
una bollicina importante e ben presente, con note di prugna gialla leggermente
acerba (torneremo nel finale con questa azienda, continuate a leggere..).
Ci spostiamo
ed andiamo a trovare l’azienda QUAQUARINI FRANCESCO: qui, CLASSESE, un metodo classico realizzato
con Pinot Nero in purezza, riposa per 60 mesi sui lieviti e ci regala note
aspre di viticcio, molto secco ed asciutto, perfetto anche come aperitivo.
Ad un banco con tre giovani ragazzi vengono presentati i prodotti dell’azienda QUVESTRA: con eleganti e moderne etichette abbiamo il piacere di conoscere GAUDIUM, 80% Pinot Nero e 20% Chardonnay – metodo Martinotti – con vigorose note di mela verde, e ZEPHIRO, un rosé metodo classico 100% Pinot Nero, 48 mesi di riposo con un’ottima acidità e sentori agrumati di arancia rossa.
La presenza di
un produttore associato FIVI ci attira all’assaggio: TENUTA BELVEDERE ci offre
l’esperienza del RIFERMENTATO 2015,
70% Pinot Nero e 30% Riesling Renano, asciuttissimo e con note floreali
bianche.
Abbiamo
assaggiato altri prodotti, alcuni anche di dubbio gusto estetico oltre che
qualitativo e gustativo, del quale non raccontiamo perché non hanno mosso in
noi quel “qualcosa in più”.
Ma come detto,
torniamo all’azienda RICCARDI LUIGI, i cui prodotti sono
commercializzati da MORA BASSA, per concludere la nostra serata: un BUTTAFUOCO STORICO della vendemmia 2007,
prodotto con il 35% di Croatina, il 30% di Barbera ed il restante con Uva Rara
e Vespolina, con una gradazione di 14,5% vol., ci incuriosisce, sorprende,
stupisce e, soprattutto, emoziona: dopo 48 mesi in legno, al naso eleganti,
complesse, infinite ed intense note di fava di cacao e noce, in bocca morbido
cuoio e solvente. Le uve raccolte a mano permettono di produrre solo 1936
bottiglie. Scioccamente non abbiamo insistito per averne una bottiglia, ma di
quel bicchiere che difficilmente ci ricapiterà abbiamo scattato una fotografia
che resterà indelebile nella nostra memoria.
http://www.vinoltrepo.org/it/
http://www.morabassa.it/
http://www.quaquarinifrancesco.it/
http://www.quvestra.it/
http://www.belvederewine.it/
In conclusione
facciamo nuovamente i complimenti agli organizzatori: anche oggi un successo.
Se siete
curiosi di leggere le nostre precedenti esperienze agli appuntamenti di GoWine,
seguite questi link:
TUTTI I COLORI
DEL BIANCO – http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/05/tutti-i-colori-del-bianco-evento-gowine.html
Tutti i
riferimenti delle aziende sopra citate li trovate qui:
http://www.vinoltrepo.org/it/
http://www.morabassa.it/
http://www.quaquarinifrancesco.it/
http://www.quvestra.it/
http://www.belvederewine.it/
martedì 18 ottobre 2016
Ribolla Gialla - Ermacora
“Quattro
ettari nel 1922, questa è la nostra origine. Con costante impegno,
vite dopo vite, vendemmia dopo vendemmia, stiamo raggiungendo il
secolo di vita.” Con questa frase ci accoglie l'azienda friulana
che conosceremo oggi: ERMACORA.
Troviamo
questa attivissima realtà ad Ipplis, frazione di Premariacco, in
provincia di Udine, nella quale risiedono poco più di 500 abitanti.
Il
primo capitolo di questa favola la scrive nonno Antonio, il secondo
Marino al quale succederà negli anni l'intera famiglia, fino ad
arrivare ai giorni nostri ad una conduzione da parte della quarta
generazione: i nipoti Luciano e Dario.
L'azienda
conta 47 ettari di vigneti suddivisi in tre zone: “Il Ronco della
Bressana e le colline di Ipplis”, che sono stati l'inizio della
storia Ermacora (prima 4 ettari, oggi 16) e nei quali troviamo Pinot
bianco e Sauvignon, Merlot, Refosco e Pignolo - “Il Bostonat”,
con terreni pianeggianti e vigneti di Friulano, Pinot Grigio e
Picolit - “Montsclapade”, ultimo arrivato, nelle cui colline
terrazzate troviamo vigneti di Pinot grigio, Picolit e Ribolla
Gialla.
La
direzione attuale fonde il rispetto della tradizione con l'uso della
tecnologia per ottenere, grappolo dopo grappolo, prodotti decisi,
molto ben bilanciati e di constante qualità: vini autentici e
rappresentativi del territorio.
E
proprio una bottiglia “autoctona” abbiamo stappato quest'oggi:
RIBOLLA GIALLA - DOC Friuli Colli Orientali.
Una
vendemmia 2012 (l'attuale annata in vendita è la 2015) ad una
gradazione di 13,5%vol. che si offre alla nostra vista di un bel
paglierino chiaro con riflessi verdolini.
La
portiamo al naso e percepiamo intensi e complessi frutti tropicali,
ananas, note di panificazione e paglia, erbe selvatiche e minerali.
Al
palato la nota erbacea si affievolisce per lasciare spazio alle
sensazioni di lieviti e fieno appena tagliato. Percepiamo sottili
radici di liquirizia retronasali.
Un
vino denso, pulito e sapido, di buona persistenza e corpo.
Una
bottiglia impegnativa ed importante (almeno in questo momento): una
maturazione in bottiglia molto interessante che conferma il buon
lavoro che quest'azienda svolge quotidianamente.
Noi
la vedremmo bene in compagnia di formaggi stagionati e marmellate
chiare.
Sicuramente
la vendemmia “fresca” si presenta con note più leggere, agrumate
ed estive: avremo forse la possibilità di assaggiarla nei prossimi
giorni.
Siamo
certi che leggeremo ancora molti capitoli di questo bel libro.
Tutti
i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://www.ermacora.it/
sabato 8 ottobre 2016
Grappa Stravecchia - Distilleria F.lli Pisoni
Eccoci al primo appuntamento con la nuova rubrica #perunbicchierino: usciamo un pochino dal nostro territorio e saliamo di grado.
Grappa Stravecchia prodotta dalla distilleria Pisoni, dal 1952 Mastri Distillatori in Trentino.
Al naso chiare note di ciliegie e tabacco Virginia.
Al palato troviamo frutta sotto spirito, uva e albicocca, con aromi di barrique; grappa calda e morbida, rotonda ed avvolgente.
Nel finale una nota del rivestimento di zucchero del confetto.
Delicatamente vanigliata.
Intensi sapori d'autunno: da farne appuntamento fisso in questa stagione.
Tutti i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://www.pisoni.it/
Grappa Stravecchia prodotta dalla distilleria Pisoni, dal 1952 Mastri Distillatori in Trentino.
Al naso chiare note di ciliegie e tabacco Virginia.
Al palato troviamo frutta sotto spirito, uva e albicocca, con aromi di barrique; grappa calda e morbida, rotonda ed avvolgente.
Nel finale una nota del rivestimento di zucchero del confetto.
Delicatamente vanigliata.
Intensi sapori d'autunno: da farne appuntamento fisso in questa stagione.
Tutti i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://www.pisoni.it/
venerdì 7 ottobre 2016
GO WINE - I VINI DEL VENETO
Oggi
siamo a Milano e vi raccontiamo la nostra partecipazione ad un nuovo
evento organizzato dall'attivissima associazione GoWine: I VINI
DEL VENETO.
Non
è la prima volta che partecipiamo ad un'iniziativa proposta da
questa associazione che tutti conosciamo (qui il racconto della
serata “Tutti i colori del bianco”
http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/05/tutti-i-colori-del-bianco-evento-gowine.html)
e vi anticipiamo che anche questa volta siamo contenti di esserci
stati.
Prima degustazione dopo la pausa
estiva, ci accoglie ben organizzata e con la presenza di una ventina
di banchi tra produttori e consorzi (potrebbero sembrare pochi ma vi
garantiamo che sono sufficienti..).
“Adesso raccontateci i vini
però..” qualcuno di voi starà pensando: vi accontentiamo subito!
Per
rimanere sempre con le bollicine ci siamo trasferiti a CASA
CECCHIN (anche
questa azienda fa parte del consorzio citato precedentemente ma
presente con un proprio punto degustazione): NOSTRUM, un 2012 – 36
mesi sui lieviti, 90% Durella e 10% Pinot Nero – con buona
effervescenza ed acidità, molto pulito, leggermente metallico e con
note agrumate e di pera acerba, e RISERVA, un 2009 – 60 mesi sui
lieviti, stesso uvaggio del precedente – con lieviti più presenti,
acidità elegante e note di pera gialla matura; entrambi extra brut e
mooolto buoni.
Ci
spostiamo al tavolo a fianco e durante una piacevole chiacchierata
con Michele Ugolini –responsabile vendite Italia-, nel bicchiere ci
troviamo 2 prodotti di CANTINE VITEVIS:
TULLIO I°, prosecco DOC (uve Glera in purezza), brut, decisamente
minerale e cremoso (una sola fermentazione) ed un LESSINI DURELLO con
spiccate note di mela verde, minerale/sapido e buon amaro.
Le
bollicine ci piacciono, così continuiamo il tour al tavolo de LA
TORDERA:
SERRAI - extra dry - con gradevoli note di pera, BRUNEI - brut - con
note di mela verde e gelsomino, TITTONI - dry - con note di mela
gialla, pera matura e delicata speziatura e, per chiudere, SUPERIORE
DI CARTIZZE - dry - con note di pera matura e nocciola. Abbiamo
trovato tutta la gamma molto valida ma con una dolcezza un pochino
troppo spinta (almeno per noi).
Torniamo
in provincia di Verona ed andiamo a trovare l'azienda POGGIO
DELLE GRAZIE:
iniziamo con un VINO BIANCO FRIZZANTE rifermentato in bottiglia
prodotto con uve Cortese 100% con l'aggiunta di mosto di Garganega
passito (5% per la rifermentazione) molto secco, sentori che ci
ricordano una birra blanche artigianale, di lievito, passando poi per
un VINO ROSATO FRIZZANTE, anch'esso rifermentato in bottiglia,
prodotto però con uve Corvina per il 70% e Rondinella per il 30% e
l'aggiunta in seguito dello stesso mosto del precedente, secco e con
accattivanti note di fragola e mandarino, per chiudere con un CUSTOZA
DOC prodotto con uve
Garganega
40%, Trebbiano 30%, Trebianel(Tocai) 20% e Fernanda 10%, che troviamo
elegante, con note di fiori bianchi ed ortiche, secco.
Nell'insieme abbiamo avuto un riscontro molto buono.
La
nostra serata si è conclusa qui: avremmo potuto assaggiare molto e
molto altro, compresi molti vini rossi.. sarà per il prossimo anno.
Confermiamo
anche questa volta che l'associazione GoWine è sinonimo di garanzia!
Tutti i riferimenti delle aziende
sopra citate li trovate qui:
http://www.dalmasovini.com/
http://www.casacecchin.it/
mercoledì 28 settembre 2016
Suavissimus - Cantine Sant'Agata
Anche
oggi restiamo in Piemonte, a Scurzolengo, piccolo comune in provincia
di Asti, ad assaggiare un altro prodotto della cantina SANT'AGATA,
consolidata
realtà che abbiamo
avuto modo di conoscere con l'assaggio de IL
CAVALIERE, un Ruchè di
Castagnole Monferrato della vendemmia 2014 che ci ha piacevolmente
fatto compagnia lo scorso giugno (qui potete trovare l'articolo
completo
http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/06/il-cavaliere-cantine-santagata.html).
Non
cambiamo vitigno, il Ruchè ci piace molto, ma abbiamo avuto
l'occasione di “stappare” una versione spumante: SUAVISSIMUS.
PRAECLARA
è il nome della linea che comprende questo metodo classico: nome che
deriva dalla scritta in latino presente sullo stemma della città di
Canelli (preceduto da un AD - “verso successi illustrissimi”)
che ha dato i natali, un secolo e mezzo fa, al primo spumante
italiano ed al quale la famiglia Cavallero vuole rendere omaggio e
riconoscenza.
Questo
rosé realizzato con uva 100% Ruchè e con una gradazione di 12,5%
vol., si presenta nel nostro bicchiere di un brillante corallo rosso
tenue, agitato da numerose e fini bollicine molto persistenti.
Al
naso è intenso ma delicato, una complessità di profumi ci invadono:
fini ciliegie molto mature (viola) e caramelle gommose alla fragola
anticipano lieviti e crosta di pane (nel finale percepiamo lontane
note di crosta di formaggio stagionato).
In
bocca lo ritroviamo tutto, compresa l'effervescenza che riempie
subito: ciliegie e lieviti sono i padroni. Ben presenti anche l'amaro
e l'acidità che lasciano un palato pulito. Un millesimato 2010 ben
equilibrato e di persistenza ottima (3 anni di fermentazione in
bottiglia, poi remuage e degorgement e alcuni mesi di sosta in
cantina – avremmo potuto berlo prima, ma ci rifaremo).
Imbottigliato
come BRUT, viene prodotto solo nelle annate che presentano
caratteristiche aromatiche ed acide adatte a sopportare un importante
invecchiamento.
Noi
lo vedremmo bene come aperitivo o in una serata tra amici.
Da bere
anche stando comodamente in poltrona in solitudine: la compagnia ve
la faranno queste bollicine.
giovedì 22 settembre 2016
Nebbiolo d'Alba - Tibaldi
Ed
eccoci di nuovo in Piemonte, nel borgo di Pocapaglia, in provincia di
Cuneo, a raccontare nuovamente dell'azienda TIBALDI.
Abbiamo
già fatto la loro conoscenza attraverso l'assaggio di MONIC,
un interessante ROERO ARNEIS
(http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/08/monic-roero-arneis-tibaldi.html),
ed oggi vi parliamo di un altro prodotto di questa giovane cantina
che abbiamo avuto l'opportunità di scoprire, come “intruso”, ad
una serata organizzata da GoWine a Milano
(http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/05/tutti-i-colori-del-bianco-evento-gowine.html):
vi facciamo conoscere il NEBBIOLO D'ALBA, prodotto con uve
Nebbiolo in purezza della vendemmia 2013 selezionate e raccolte a
mano nella prima metà di ottobre.
Alla
vista si offre di un brillante rosso, color ciliegia matura.
Questo
Nebbiolo DOC si risveglia nel nostro bicchiere dopo un breve e
leggero sonno su un letto di rovere: intensi e complessi profumi di
spezie, di chiodi di garofano, si accompagnano a fini profumi di more
sciroppate e ciliegie.
Le
sensazioni che troviamo in bocca corrispondono a quelle olfattive:
more e ciliegie, questa volta fresche, restano a lungo. Vino con
tannini ben presenti e buon corpo. La gradazione alcolica di 13,5%
vol. non è invadente ma scalda nei momenti subito successivi.
Possiamo
ipotizzare una piacevolezza, eleganza ed equilibrio di questo vino
anche tra diversi anni: ne acquisteremo sicuramente una bottiglia da
conservare nella nostra cantina in modo da poterci aggiornare tra un
quinquennio.
Noi
lo abbiamo abbinato con piacere ad una tagliata di manzo con sale
rosa.
Ne
consigliamo l'assaggio.
Tutti
i riferimenti dell'azienda li trovate qui:
http://www.cantinatibaldi.com/index.asp
"Io
amo fare il vino perchè questo nettare sublime è semplicemente
incapace di mentire." dal
film “un’ottima annata”
Le due giovani sorelle
TIBALDI: Monica e Daniela
|
lunedì 19 settembre 2016
Bianco - Casa Belfi
Oggi
si torna in Veneto, a S.Polo di Piave, in provincia di Treviso, e
raccontiamo di una realtà conosciuta durante la manifestazione LIVE
WINE (http://www.livewine.it/it/)
che si è svolta lo scorso mese di marzo a Milano.
Si
tratta di CASA BELFI,
ambizioso progetto nato dalla collaborazione tra un enologo -Maurizio
Donadi – ed un produttore – Albino Armani (produttore dal 1607).
Realtà
nata per non dimenticare e non perdere le storiche tradizioni
enologiche trevigiane e le metodologie di produzione di un tempo.
Attività
puramente artigianale, con certificazione biologica, che produce i
propri vini senza l'uso di fitofarmaci sintetici, chimica e
tecnologia: biodinamica è la parola d'ordine e il metodo di Maria
Thun (calendario biodinamico) è la guida.
Durante
la manifestazione abbiamo acquistato una bottiglia di BIANCO
delle Venezie I.G.T.,
prodotto con uve Incrocio Manzoni 6.0.13 e Chardonnay, vendemmiate
manualmente nella prima decade di settembre. La fermentazione inizia
in serbatoi, nei quali viene posizionata l'uva diraspata, grazie a
lieviti indigeni: dopo 3 giorni e dopo la pressatura, il mosto viene
suddiviso in acciaio e anfore nelle quali continua la fermentazione.
Dopo aver trascorso l'inverno in vasche posizionate all'esterno (per
favorire la stabilità tartarica grazie alle basse temperature), il
vino viene imbottigliato senza filtrazione.
Nel
bicchiere lo troviamo di un interessante giallo oro velato.
Al
naso è intenso e complesso: frutta arancione matura e quasi sentori
di vendemmia tardiva, torrone con miele e mandorle.
In
bocca però ci sorprende brillantemente: molto aspro al primo
assaggio, rivela in seguito una piacevole acidità. Vino fresco,
sentori di lime e di melone bianco incorniciano note di piccoli fiori
di campo. Molto ben bilanciato e persistente.
Noi
azzarderemmo l'abbinamento con arrosto avvolto da pancetta croccante.
Tutti
i riferimenti dell'azienda li trovate qui:
http://casabelfi.blogspot.it/
e qui http://www.albinoarmani.com/
lunedì 5 settembre 2016
Cremant d'Alsace - Moltès
Oggi
espatriamo nuovamente: andiamo in Francia.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.vin-moltes.com/en/
Più
precisamente andiamo in Alsazia, a Pfaffenheim, una decina di chilometri a sud
di Colmar, a conoscere MOLTÈS, una cantina fondata nel 1930
da Antoine Moltes, nonno degli attuali responsabili dell’azienda, Stephane e
Mickael.
Famiglia
legata alla storia della viticoltura alsaziana ed al rispetto e protezione dell’ambiente,
tutti i vini prodotti hanno certificazione biologica (dal 2015).
Delle oltre
20 etichette prodotte noi abbiamo assaggiato un CREMANT D’ALSACE Rosé brut:
numerose fini bollicine salgono trepidanti in questo vino rosa tenue, color
pesca.
Al naso ha
una discreta intensità aromatica: lieviti leggeri, pesca, piccoli frutti rossi (lampone)
e note mentolate nel fondo del bicchiere rendono questo Cremant fine e complesso.
All’assaggio
è molto secco, fresco e non acido: le bollicine non ci riempiono la bocca e
lasciano spazio a note di albicocca matura e yogurt alla fragola.
Vino di
media persistenza prodotto con uve Pinot Nero in purezza ad una gradazione di
12,5% vol.
Secondo noi
è ottimo come aperitivo o accostato ad affettati, anche grassi.
domenica 28 agosto 2016
Sauvignon - Jean Paul Roble 85 15
Eccoci
al rientro dalle vacanze.
Siamo
in Friuli, a Bellazoia Povoletto, in provincia di Udine, a conoscere
una realtà nata dalla “storia” di famiglia, nata grazie a quel
nonno che portava il nipote nelle vigne sin da quando era bambino e
che lo ha fatto innamorare profondamente di questo vivere. Quel
bambino che tagliava i grappoli e li poneva nelle cassette, che
restava meravigliato dalla lenta trasformazione del mosto in vino,
oggi, travolto dal proprio destino ormai scritto, ha mutato tutte le
sue fantasie e i suoi sogni in una solida realtà: parliamo di JEAN
PAUL ROBLE.
I
vini prodotti da quest'azienda sono prevalentemente da bacca bianca e
nascono tutti da una meticolosa selezione delle barbetelle, dalla
cultura della coltivazione della vite sfruttando le migliori
condizioni ambientali e i cicli naturali.
Potature
mirate e basse rese sono le regole che l'azienda si è posta per
raggiungere i risultati migliori.
Noi
abbiamo assaggiato un SAUVIGNON - Friuli Colli Orientali DOC (DOP) -
della vendemmia 2015, prodotto con prevalenti uve sauvignon e con
piccole percentuali di uve chardonnay e altre uve di vitigni locali,
che si presenta nel bicchiere di un brillante e timido paglierino
tenue, quasi acqueo.
Dopo
un affinamento per alcuni mesi in vasche d'acciaio e di almeno 2 mesi
in bottiglia, al naso lo percepiamo decisamente intenso: rivela tutta
la sua complessità e finezza con interessanti note erbacee, di uva
spina, di agrumi e di foglie di pomodoro.
Al
palato è appagante: molto fresco ed equilibrato, ci regala ancora
note erbacee, accompagnate questa volta dalla pesca bianca.
Con
un corpo robusto e molto persistente, questo Sauvignon ci scalda con
la sua gradazione di 12,5% vol.
Presenta
un'ottima acidità che ci fa salivare e ci lascia il palato pulito.
A
noi è piaciuto molto e ne consigliamo l'assaggio: lo abbineremmo a
fresche insalate estive o a pesci di fiume al forno (trota fario).
Il
nome JEAN PAUL ROBLE 85 15
è sicuramente insolito ma legato alla filosofia dell'azienda e alle
chiare scelte di vinificazione: 85
15
si riferiscono alle percentuali delle uve utilizzate, 85% dal vitigno
DOC e 15% dai migliori vitigni della tenuta.
Attualmente
i vini Jean Paul Roble in commercio sono imbottigliati dall’azienda
agricola Cà Ronesca (si nota chiaramente dal marchio impresso sul
tappo).
Una
curiosità: le bottiglie predilette vengono conservate in una cantina
a temperatura (13°C) e umidità (60%) controllate ed in leggera
penombra, coccolate da una canzone che tutti conosciamo: My Way
di Frank Sinatra.
Tutti
i riferimenti dell'azienda li trovate qui:
http://jeanpaulroble.com/
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