Cominciano a
girare nel 2017 i cavatappi dell’associazione GoWine ed iniziano, con
il primo evento di Milano, AUTOCTONO SI NASCE, a stappare successi.
La giornata
si preannuncia ricca vista la grande partecipazione di aziende ed i numerosi
visitatori presenti fin dell’apertura delle prime bottiglie.
Come già
saprete, noi preferiamo le bollicine ed i vini bianchi, quindi la maggior parte
dei nostri assaggi si è concentrata qui: ma non mancheranno sorprese..
Dopo un giro
perlustrativo ci fermiamo al tavolo dell’azienda GIGANTE ADRIANO e tra le
molte etichette in mostra decidiamo di assaggiare un solo vitigno in 2
differenti imbottigliamenti, il Friulano: quello classico, nella
vendemmia 2015, nella quale troviamo una leggera mineralità accompagnata da
piccoli fiori di campo, e nella più matura vendemmia 2010 dove percepiamo note
di erbe aromatiche come la salvia, chiudendo con la “chicca” Friulano
Vigneto Storico 2015, vigneto storico dell’azienda che vanta più di 75
anni, che regala lontane note di agrumi e punte quasi salmastre.
Dopo qualche
altra sbirciata qua e la ci imbattiamo nell’azienda CENNERAZZO: giovane
realtà presente nella provincia di Avellino che produce 6000 bottiglie di un
solo vino – SPHERA - interessante Greco di Tufo, asprigno come il ricciolo
della vite e con delicate note sulfuree.
L’azienda
agricola trentina DE TARCZAL attira la nostra attenzione presentandosi con una
bella etichetta classica; i prodotti non sono stati da meno: un BRUT
metodo classico – 80% Chardonnay e 20% Pinot Bianco – dopo 48 mesi sui lieviti
presenta ottima gasatura e freschezza, note di panificazione e frutta esotica,
di pesca e di gesso, con un buon amaro nel finale (ci è piaciuto molto) e BELVEDERE,
un uvaggio (unite le uve – 2500 bottiglie) di Pinot Bianco e Incrocio Manzoni
che regala sensazioni di uva spina, gelsomino e luppolo.
Gira gira e
capitiamo fortunatamente ad assaggiare ROIA21,
un metodo classico non
dosato prodotto dall’azienda Friulana MARINIG, 36 mesi sui lieviti, 50%
Pinot Nero, 25% Chardonnay e 25% Ribolla Gialla, elegante, intrigante e molto
fresco, con note erbacee e di frutti bianchi (anche questo ci è piaciuto
molto).
I vini in
assaggio sono davvero tanti e quando decidiamo di passare ai rossi..
incontriamo LA TRIBULEIRA e la sua NASCETTA: storico vitigno semi
aromatico piemontese, col suo bel giallo paglierino che sprigiona note agrumate
e di fiori di robinia, di miele di acacia e una curiosa, sorprendente e
delicatissima liquirizia nel finale.
Ai rossi ci
siamo arrivati e siamo andati sul sicuro (avendo ancora poco tempo e riserve a
disposizione – non ce ne vogliano gli altri): la piemontese MONTALBERA
con il suo premiato Ruché LACCENTO, intenso e persistente con
chiare note di confettura di frutti di bosco; la pugliese CANTINE SAN MARZANO,
cooperativa sociale fondata nel 1962, con 2 etichette davvero interessanti: una
MALVASIA
NERA TALO’ 2015 con alle spalle 6 mesi in barrique, ancora giovane ed
allappante concede al naso ed al palato frutti rossi e spezie, ed un PRIMITIVO
DI MANDURIA RISERVA ANNIVERSARIO 62 – 2013 – 18 mesi in barrique,
morbido ed elegante, note legnose e di tabacco, di prugna e confettura di
ciliegia, quasi da meditazione con i suoi 14,5% vol.
Prima di
lasciare la sala ormai piena di visitatori ci concediamo i due VERMUT
– bianco e rosso - della Tenuta TAMBURNIN: entrambi realizzati con
vino Chardonnay presentano caratteristiche molto complesse, il primo con note
medicinali, di assenzio e di menta, il secondo con note di rabarbaro, vaniglia
e tabacco (peccato non essere riusciti a portarne a casa almeno una
bottiglia..).
Ci teniamo a
chiudere con i vini che abbiamo assaggiato per primi e che ci hanno particolarmente
emozionato, complice anche l’eleganza e la classe dell’oste che ci li ha saputi raccontare con tenerezza quasi materna:
parliamo dei 3 vini bianchi della friulana VIGNA PETRUSSA; il FRIULANO
2015 molto armonico e persistente con un delicato bouquet di fiori di campo, il
SAUVIGNON
2015, un matrimonio perfetto tra la pesca bianca e la foglia di pomodoro e di
ottima persistenza, e, per finire, la cuvèe RICHENZA 2013, realizzata
con vecchi vitigni autoctoni, con profumi di frutta esotica, pesca matura e
vaniglia. Tre etichette da assaggiare obbligatoriamente..
Per
concludere facciamo nuovamente i complimenti agli organizzatori: anche il 2017
inizia con un successo!
Se siete
curiosi di leggere le nostre precedenti esperienze agli appuntamenti di GoWine,
seguite questi link:
Tutti i
riferimenti delle aziende sopra citate li trovate qui: