Abbiamo
avuto la fortuna di partecipare ad una degustazione organizzata da
Pellegrini SpA e dall’enoteca Maggiolini di Bareggio che si è
svolta lo scorso 23 Maggio all’interno delle sale di Villa Resta
Mari a Vittuone (MI).
Per chi ancora non la
conoscesse, Pellegrini S.p.A. è un’azienda bergamasca
specializzata nella selezione, importazione e distribuzione su scala
nazionale di vini e distillati di alta qualità.
Alla degustazione abbiamo
potuto trovare tutti i produttori italiani presenti a catalogo ed una
buona rappresentanza di quelli esteri: ovviamente non abbiamo potuto
assaggiare tutto ma abbiamo fatto del nostro meglio.
JACQUESSON |
All’ingresso ci siamo
imbattuti in 3 produttori di champagne, impossibile rinunciare:
JACQUESSON con le sue cuvée 739 e 734 (sboccatura tardiva) - FRANCIS
ORBAN si è presentato con 4 imbottigliamenti realizzati tutti
utilizzando solo uve Pinot Meunier Noir, un Extra Brut, un Brut
Prestige, un Brut Rosé e L’Orbane -
ROGER POUILLON ci ha stupito
con ben 4 produzioni, un Blanc de Blanc Brut Premier Cru, un Brut
Reserve, un Rosé Brut Premier Cru e un magnifico Le Blanchiens Brut
Nature 2008 (da applausi).
R.POUILLON |
SINEFINIS |
Una volta entrati nella
seconda sala ci siamo imbattuti in una coppia di bottiglie con
etichette dai colori curiosi ed abbiamo conosciuto SINEFINIS,
progetto nato da 2 giovani produttori, 1 italiano e 1 sloveno, che
unisce uve coltivate in Italia e uve coltivate in Slovenia e da vita
a REBOLIUM (da vitigno autoctono Ribolla Gialla/Rumena Rebula):
piccole bollicine metodo classico affinate per 24 mesi con freschi
profumi di lieviti e molto persistente. Il ROSE’ è anch’esso un
metodo classico (prodotto con 70% Pinot Nero, 20% Chardonnay, 10%
Ribolla Gialla ed affinato in bottiglia per almeno 30 mesi) intenso
ed elegante.
BERNARD DEFAIX |
Espatriamo per un attimo
in Francia per assaggiare dello CHABLIS prodotto dalla DOMAINE
BERNARD DEFAIX: un 2015 con spiccata mineralità ed un sorprendente
2014 Premiere Cru CÓTE DE LECHET, potente e con sentori di pietra
focaia.
SOLIVE |
Cambiamo sala e torniamo
in Italia, in Franciacorta, nella cantina SOLIVE: rimaniamo incantati
dal SATEN con un generoso bouquet di frutta matura al naso e con una
fresca e sapida morbidezza al palato e dal Millesimato 2010 GIOSEP
con profumi di miele e crosta di pane che ritroviamo anche in bocca.
Interessante anche la forma della bottiglia.
Abbiamo avuto anche la
fortuna di sorseggiare del Verdicchio di Matelica, prodotto forse
poco conosciuto ma capace di stupire; l’azienda CAVALIERI ci offre
3 etichette differenti: la prima, vendemmia 2014, resta in vasche di
cemento e poi vasche in acciaio per 6 mesi, poi filtrato, lo troviamo
in bottiglia fresco con note di frutta acerba e in bocca aggressivo,
con note minerali ben presenti, asciutto e con finale piacevolmente
amarognolo.
Queste caratteristiche, più complesse e grasse, le
ritroviamo anche nella selezione GEGE’, prodotto con una maggiore
selezione delle uve, travasi e affinamento sulle fecce anche per 18
mesi, e nella versione GEGE’ D’ANTAN, prodotto con tecniche usate
negli anni 80 ed imbottigliato senza subire chiarifica,
stabilizzazione o filtrazione dopo 12 mesi.
CAVALIERI |
CANTINA MENEGOLA |
Lasciamo i vini bianchi e
ci lanciamo sui rossi.
Vi racconteremo solo di 2
aziende lombarde che hanno particolarmente colpito il nostro palato;
la prima valtellinese, CANTINA MENEGOLA, con 4 etichette in
degustazione prodotte con 100% uve nebbiolo (la Valtellina è la
seconda area vitata a nebbiolo più estesa al mondo – 800 ettari):
ORANTE Valtellina Superiore DOCG – vigne di 30 anni di età –
dopo essersi affinato per 24 mesi in botti di rovere e altri 24 mesi
in bottiglia si presenta nel bicchiere con note di sottobosco e buona
freschezza; RUPESTRE Sassella DOCG – vigne di 60 anni di età –
affinamento con le stesse caratteristiche del precedente ma con note
sapide e molto beverino; RISERVA Sassella DOCG – vigne centenarie –
30 mesi in botti di rovere e 12 in bottiglia conferiscono al vino
vellutati tannini e persistenza infinita; SFORZATO – da vigne
“trentenni” - riposa per 12 mesi in barrique, 12 mesi in botti di
rovere e 24 mesi in bottiglia per regalarci pregiate note di tabacco
Virginia e rilassanti tannini.
CASTELLO DI GRUMELLO |
COLLE CALVARIO |
La seconda azienda della
quale raccontiamo è la TENUTA CASTELLO DI GRUMELLO, che si è
presentata con 3 sfaccettature di VALCALEPIO: la prima, Valcalepio
Rosso DOC (50% Merlot e 50% Cabernet Sauvignon) – 8 mesi n barrique e botte grande – è un vino con
chiare note di marasca ed asciutto e caldo al palato; la seconda,
Valcalepio Rosso Riserva DOC “CASTELLO DI GRUMELLO” (60% Cabernet Sauvignon e 40% Merlot) - 12 mesi in
barrique di II e III passaggio – offre delicate note di vaniglia e more ed una gradevole
speziatura in bocca; la terza ed ultima, Valcalepio Rosso Riserva DOC
“COLLE CALVARIO” - 12 mesi in barrique nuove – ci dona al naso
profumi speziati di pepe e chiodo di garofano e in bocca sobria
liquirizia abbinata ad un buon corpo secco (questo vino è stato una
sorpresa).
BODEGAS XIMENEZ-SPINOLA |
LIQUOR DE BRANDY |
Per non farci mancare
nulla, prima dei saluti, espatriando nuovamente ma questa volta in
Spagna, abbiamo anche assaggiato una selezione di Pedro Ximénez
della BODEGAS XIMENEZ-SPINOLA: siamo partiti da Exceptional Harvest
Dry – vino di color oro molto intenso e con note acidule che
potrebbe essere proposto per un aperitivo diverso – per concludere
con un Liquor de Brandy, distillato di vino con 40% vol. con intensi
profumi di uvetta e prugna secca con note calde e legnose al palato.
La nostra giornata si è
conclusa qui: avremmo potuto assaggiare molto e molto altro ancora
ma, come già scritto in occasioni precedenti, condividiamo la
filosofia del bere responsabilmente.
Facciamo i complimenti
agli organizzatori per la gestione capillare dell'evento e speriamo
di partecipare anche ai futuri.
Tutti i riferimenti delle aziende sopra
citate li trovate qui:
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