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martedì 24 gennaio 2017

RIBOLLA GIALLA - PRIMOSIC


Oggi andiamo nel Collio, terra di colline, di dolci salite e discese che caratterizzano la parte più ad Est dell’Italia, in Friuli Venezia Giulia. Dietro le Alpi Giulie e davanti il mare Adriatico: posizione ideale e privilegiata, fra mare e monti, per avere in dono un microclima ideale per la vite.
Un vitigno da sempre in queste terre è l’attore delle nostra storia nel bicchiere di oggi: la RIBOLLA GIALLA.
Il produttore che incontriamo ad Oslavia (GO) ha invece scritto la storia di queste uve: PRIMOSIC.
Con il suo vino rallegrava già i ricchi viennesi alla fine dell’800 ma è il 1964 l’anno della prima vendemmia imbottigliata: i riconoscimenti, anche internazionali, non tardano ad arrivare. Nel 1979 viene costruita la nuova cantina, attuale sede dell’azienda, guidata oggi dalla quarta generazione.
La Ribolla Gialla IGT Venezia Giulia che abbiamo conosciuto è della vendemmia 2015 – 100% Ribolla Gialla – imbottigliata a 12,5% vol. 

Di un limpidissimo miele d’acacia, paglierino, è circondato da una trasparenza cristallina.
Al naso è pieno e ben presente: note erbacee di fieno fresco e verbena volano in un avvincente nuvola citrica.
Al palato solo conferme: ottima acidità e freschezza, citronella e note minerali danzano leggere anticipando la verde paglia nel finale. Buona la struttura e la persistenza: risultato, bocca pulitissima.
Forse una perfetta anticamera per una vendemmia tardiva..
Una curiosità: l’azienda è stata fra le prime ad aderire, nel 1967, al Consorzio Tutela Vini Del Collio; la bottiglia numero 1 con il marchio del consorzio è stata un Tocai Primosic.. La bottiglia riposa ancora nella cantina di famiglia.
Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.primosic.com/it/

mercoledì 18 gennaio 2017

LA BARBERA - MORA BASSA


L’Oltrepò Pavese ci riserva sorprese.. non solo una rima, ma una conferma da un territorio con costante aumento della qualità dei propri prodotti e fiducia da parte dei consumatori.
Oggi raccontiamo di un’azienda/distributore che abbiamo conosciuto durante un evento GoWine (qui potete leggere l’articolo http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/10/go-wine-incontro-con-loltrepo-pavese.html) e che ci aveva già colpito con prodotti di alto livello: MORA BASSA, nata con l’intento di distribuire e far conoscere al meglio i vini realizzati da RICCARDI LUIGI e non solo (il suo Buttafuoco Storico è superlativo) e che ha in catalogo oltre 10 referenze. 

Narriamo de La BARBERA DOP, vendemmia 2015, da uve 100% Barbera raccolte interamente a mano: un vino sicuramente di facile beva ma non per questo non interessante, imbottigliato ad una gradazione di 12% vol.
Alla vista è un vino giovanissimo, ancora in fasce, di un rosso sangue molto intenso contornato da un viola brillante.
Ci riempie il naso con la sua prepotenza: note vinose, di pigiatura fresca delle uve, si accompagnano per mano a ciliegie e mirtilli.
Al palato risulta leggermente ruvido, a dimostrazione della giovane età: ritroviamo le sensazioni dei frutti rossi percepiti al naso accompagnati però da sottili ricordi di salvia.

Una buona persistenza non ci fa dimenticare di assaggiarlo di nuovo.
Curiose e simpatiche le etichette di tutte le bottiglie che rappresentano animali presenti della natura dell’Oltrepò: da quella della nostra Barbera ci guarda un divertente e tenero cinghiale.
Molto carina anche la “confezione” della bottiglia: una carta velina con il decalogo di Mora Bassa che noi abbiamo incorniciato e appeso nella nostra cantina (cliccate sulla foto ed ingranditela se siete un pochino curiosi). 

Per concludere possiamo scrivere che questa Barbera è un vino quotidiano, che potrebbe farci compagnia, magari anche servito leggermente fresco, in un aperitivo conviviale con amici.

MORA BASSA si trova a Vigevano e tutti i riferimenti li potete trovare qui: http://www.morabassa.it/


martedì 10 gennaio 2017

COLLI DI LUNI - VERMENTINO - CANTINA LVNAE


Cominciamo il nuovo anno con un prodotto conosciuto a molti, assaggiato diverse volte, e che sempre riesce a stupirci e regalarci emozioni. Prodotto da Cantine LVNAE, azienda con alle spalle oltre 50 anni di storia, di storie e di esperienze, che ha ereditato la millenaria tradizione vitivinicola di etruschi e greci, i quali hanno anche orientato Paolo Bosoni nella scelta del nome della propria cantina – LVNAE – in ricordo della città di LUNI, antico porto, consacrato alla dea Selene dai greci (Luna per il latini). Situata nella parte più orientale della Liguria, tra il golfo di La Spezia e le Alpi Apuane, gode di un microclima unico, dove soffi montani e marini coccolano le vigne portandole alla produzione di vini indimenticabili.

La bottiglia che abbiamo avuto il piacere di stappare è stata quella del COLLI DI LUNI DOC, ETICHETTA GRIGIA, prodotto con uve Vermentino in purezza della vendemmia 2011 ad una gradazione di 12,5 % vol.
Un bel color grano con brillanti riflessi dorati ci prepara ad un vino sicuramente maturo e non più giovane.
Le moine che questo vermentino fa al nostro naso sono davvero curiose: note fresche di fieno molto delicato e leggera camomilla anticipano sentori lontani di albicocca. 



Al palato si percepisce che la volata verso la completa maturazione di questa bottiglia sta per arrivare: con un buon corpo e una millenaria persistenza, ci accarezzano note passite e di dolce mostarda di pere.
Ci permettiamo di consigliare come abbinamento, nel caso vi capitasse una bottiglia, formaggi/caprini semi stagionati, anche muffati.
Un saggio vermentino che resta comunque di grande bevibilità ed eleganza che conferma la vocazione alla qualità della cantina LVNAE.

Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://cantinelunae.it/

domenica 8 gennaio 2017

VINTAGE 2001 - THE GLENROTHES

Buon anno a tutti! #perunbicchierino rimane in Scozia ma cambia regione: ci spostiamo nello Speyside ed assaggiamo un whisky della distilleriaThe Glenrothes. Un vintage 2001, imbottigliato nel 2013 alla gradazione di 43% vol., che si presenta nel bicchiere di un brillante color oro carico e miele di rododendro. Al naso spicca la vaniglia accompagnata da noci pecan e litchi, molto elegante e per nulla pungente. In bocca rilascia un calore gentile ed una morbidezza davvero piacevole, con fragranze di nocciola, pinoli e prugna secca sotto spirito. Medio/lungo il finale che invita ad un nuovo assaggio. Un prodotto riuscito che dimostra ancora una volta il valore di questa distilleria. #perunbicchiere

ISLE OF JURA - SAMAROLI

Questa volta, per la nostra rubrica#perunbicchierino, andiamo in Scozia, sull'isola di Jura, e ci imbattiamo, con fortuna, in un imbottigliamento selezionato da Silvano Samaroli (botte singola, bottiglia numero 266 di 519): distillato nel 1997 ed imbottigliato nel 2010 alla gradazione di 45% vol. lo troviamo in una bottiglia diversa dalle solite nel formato da 50cl. Nel bicchiere, di uno scintillante giovane color oro. Al naso percepiamo subito la nota salmastra accompagnata da gradevoli note di tabacco Kentucky, leggere note di tostatura e vaniglia. Erba bagnata. In bocca la nota salmastra si amplifica, ma, svanendo velocemente, lascia spazio a nuance di frutta secca e note di confetto nel lungo finale. Questo whisky ci fa tornare alla mente il grande cielo scozzese e quella pioggerellina che ci accolse in distilleria Jura Whisky. In Scozia abbiamo lasciato un pezzo di cuore (capita a tutti). Anche questa volta, Samaroli non ha tradito le aspettative. #perunbicchiere 

IL CANNETO - PIGATO - CASCINA PRAIE'

Che bello che è stato questo lungo fine settimana, anche perché siamo tornati da amici e#perunbicchiereingiro abbiamo assaggiato IL CANNETO, un PIGATO dell'azienda Vinicola Cascina Praié davvero interessante: realizzato vinificando le uve con 2 metodi differenti in uguali quantità, una parte vinifica in acciaio, l'altra, dopo una prima fermentazione di 3 giorni, si evolve in tonneaux di acacia per 4 mesi. Il blend finale ci restituisce un vino di un giallo paglierino chiarissimo con leggerissimi riflessi verdognoli. Questo bianco della riviera ligure di ponente si apre al naso con freschi profumi di melone bianco, fiori bianchi di robinia e punte di cetriolo. In bocca é presente una lieve nota amara: tamarindo, nocciolo di pesca e curiose note verdi di pisello si amalgano bene alla buona acidità. Un vino complesso della vendemmia 2015 con una gradazione di 13%vol. Assaggiatelo se vi capita, ne varrà la pena. Alla prossima!Rockitchen #perunbicchiere