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mercoledì 28 settembre 2016

Suavissimus - Cantine Sant'Agata

Anche oggi restiamo in Piemonte, a Scurzolengo, piccolo comune in provincia di Asti, ad assaggiare un altro prodotto della cantina SANT'AGATA, consolidata realtà che abbiamo avuto modo di conoscere con l'assaggio de IL CAVALIERE, un Ruchè di Castagnole Monferrato della vendemmia 2014 che ci ha piacevolmente fatto compagnia lo scorso giugno (qui potete trovare l'articolo completo http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/06/il-cavaliere-cantine-santagata.html).

Non cambiamo vitigno, il Ruchè ci piace molto, ma abbiamo avuto l'occasione di “stappare” una versione spumante: SUAVISSIMUS.

PRAECLARA è il nome della linea che comprende questo metodo classico: nome che deriva dalla scritta in latino presente sullo stemma della città di Canelli (preceduto da un AD - “verso successi illustrissimi”) che ha dato i natali, un secolo e mezzo fa, al primo spumante italiano ed al quale la famiglia Cavallero vuole rendere omaggio e riconoscenza.

Questo rosé realizzato con uva 100% Ruchè e con una gradazione di 12,5% vol., si presenta nel nostro bicchiere di un brillante corallo rosso tenue, agitato da numerose e fini bollicine molto persistenti.
Al naso è intenso ma delicato, una complessità di profumi ci invadono: fini ciliegie molto mature (viola) e caramelle gommose alla fragola anticipano lieviti e crosta di pane (nel finale percepiamo lontane note di crosta di formaggio stagionato).
In bocca lo ritroviamo tutto, compresa l'effervescenza che riempie subito: ciliegie e lieviti sono i padroni. Ben presenti anche l'amaro e l'acidità che lasciano un palato pulito. Un millesimato 2010 ben equilibrato e di persistenza ottima (3 anni di fermentazione in bottiglia, poi remuage e degorgement e alcuni mesi di sosta in cantina – avremmo potuto berlo prima, ma ci rifaremo).

Imbottigliato come BRUT, viene prodotto solo nelle annate che presentano caratteristiche aromatiche ed acide adatte a sopportare un importante invecchiamento.

Noi lo vedremmo bene come aperitivo o in una serata tra amici. 


Da bere anche stando comodamente in poltrona in solitudine: la compagnia ve la faranno queste bollicine.


Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.santagata.com

giovedì 22 settembre 2016

Nebbiolo d'Alba - Tibaldi

Ed eccoci di nuovo in Piemonte, nel borgo di Pocapaglia, in provincia di Cuneo, a raccontare nuovamente dell'azienda TIBALDI.
Abbiamo già fatto la loro conoscenza attraverso l'assaggio di MONIC, un interessante ROERO ARNEIS (http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/08/monic-roero-arneis-tibaldi.html), ed oggi vi parliamo di un altro prodotto di questa giovane cantina che abbiamo avuto l'opportunità di scoprire, come “intruso”, ad una serata organizzata da GoWine a Milano (http://perunbicchiere.blogspot.it/2016/05/tutti-i-colori-del-bianco-evento-gowine.html): vi facciamo conoscere il NEBBIOLO D'ALBA, prodotto con uve Nebbiolo in purezza della vendemmia 2013 selezionate e raccolte a mano nella prima metà di ottobre.

Alla vista si offre di un brillante rosso, color ciliegia matura.
Questo Nebbiolo DOC si risveglia nel nostro bicchiere dopo un breve e leggero sonno su un letto di rovere: intensi e complessi profumi di spezie, di chiodi di garofano, si accompagnano a fini profumi di more sciroppate e ciliegie.
Le sensazioni che troviamo in bocca corrispondono a quelle olfattive: more e ciliegie, questa volta fresche, restano a lungo. Vino con tannini ben presenti e buon corpo. La gradazione alcolica di 13,5% vol. non è invadente ma scalda nei momenti subito successivi.
Possiamo ipotizzare una piacevolezza, eleganza ed equilibrio di questo vino anche tra diversi anni: ne acquisteremo sicuramente una bottiglia da conservare nella nostra cantina in modo da poterci aggiornare tra un quinquennio.
Noi lo abbiamo abbinato con piacere ad una tagliata di manzo con sale rosa.
Ne consigliamo l'assaggio.

Tutti i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://www.cantinatibaldi.com/index.asp
"Io amo fare il vino perchè questo nettare sublime è semplicemente incapace di mentire." dal film “un’ottima annata”

Le due giovani sorelle TIBALDI: Monica e Daniela

lunedì 19 settembre 2016

Bianco - Casa Belfi

Oggi si torna in Veneto, a S.Polo di Piave, in provincia di Treviso, e raccontiamo di una realtà conosciuta durante la manifestazione LIVE WINE (http://www.livewine.it/it/) che si è svolta lo scorso mese di marzo a Milano.
Si tratta di CASA BELFI, ambizioso progetto nato dalla collaborazione tra un enologo -Maurizio Donadi – ed un produttore – Albino Armani (produttore dal 1607).
Realtà nata per non dimenticare e non perdere le storiche tradizioni enologiche trevigiane e le metodologie di produzione di un tempo.
Attività puramente artigianale, con certificazione biologica, che produce i propri vini senza l'uso di fitofarmaci sintetici, chimica e tecnologia: biodinamica è la parola d'ordine e il metodo di Maria Thun (calendario biodinamico) è la guida.

Durante la manifestazione abbiamo acquistato una bottiglia di BIANCO delle Venezie I.G.T., prodotto con uve Incrocio Manzoni 6.0.13 e Chardonnay, vendemmiate manualmente nella prima decade di settembre. La fermentazione inizia in serbatoi, nei quali viene posizionata l'uva diraspata, grazie a lieviti indigeni: dopo 3 giorni e dopo la pressatura, il mosto viene suddiviso in acciaio e anfore nelle quali continua la fermentazione. Dopo aver trascorso l'inverno in vasche posizionate all'esterno (per favorire la stabilità tartarica grazie alle basse temperature), il vino viene imbottigliato senza filtrazione.

Nel bicchiere lo troviamo di un interessante giallo oro velato.
Al naso è intenso e complesso: frutta arancione matura e quasi sentori di vendemmia tardiva, torrone con miele e mandorle.
In bocca però ci sorprende brillantemente: molto aspro al primo assaggio, rivela in seguito una piacevole acidità. Vino fresco, sentori di lime e di melone bianco incorniciano note di piccoli fiori di campo. Molto ben bilanciato e persistente.

Noi azzarderemmo l'abbinamento con arrosto avvolto da pancetta croccante.


Tutti i riferimenti dell'azienda li trovate qui: http://casabelfi.blogspot.it/ e qui http://www.albinoarmani.com/

lunedì 5 settembre 2016

Cremant d'Alsace - Moltès

Oggi espatriamo nuovamente: andiamo in Francia.

Più precisamente andiamo in Alsazia, a Pfaffenheim, una decina di chilometri a sud di Colmar, a conoscere MOLTÈS, una cantina fondata nel 1930 da Antoine Moltes, nonno degli attuali responsabili dell’azienda, Stephane e Mickael.

Famiglia legata alla storia della viticoltura alsaziana ed al rispetto e protezione dell’ambiente, tutti i vini prodotti hanno certificazione biologica (dal 2015).
Delle oltre 20 etichette prodotte noi abbiamo assaggiato un CREMANT D’ALSACE Rosé brut: numerose fini bollicine salgono trepidanti in questo vino rosa tenue, color pesca.

Al naso ha una discreta intensità aromatica: lieviti leggeri, pesca, piccoli frutti rossi (lampone) e note mentolate nel fondo del bicchiere rendono questo Cremant fine e complesso.
All’assaggio è molto secco, fresco e non acido: le bollicine non ci riempiono la bocca e lasciano spazio a note di albicocca matura e yogurt alla fragola.
Vino di media persistenza prodotto con uve Pinot Nero in purezza ad una gradazione di 12,5% vol.





Secondo noi è ottimo come aperitivo o accostato ad affettati, anche grassi.

Tutti i riferimenti dell’azienda li trovate qui: http://www.vin-moltes.com/en/