Oggi
si torna in Veneto, a S.Polo di Piave, in provincia di Treviso, e
raccontiamo di una realtà conosciuta durante la manifestazione LIVE
WINE (http://www.livewine.it/it/)
che si è svolta lo scorso mese di marzo a Milano.
Si
tratta di CASA BELFI,
ambizioso progetto nato dalla collaborazione tra un enologo -Maurizio
Donadi – ed un produttore – Albino Armani (produttore dal 1607).
Realtà
nata per non dimenticare e non perdere le storiche tradizioni
enologiche trevigiane e le metodologie di produzione di un tempo.
Attività
puramente artigianale, con certificazione biologica, che produce i
propri vini senza l'uso di fitofarmaci sintetici, chimica e
tecnologia: biodinamica è la parola d'ordine e il metodo di Maria
Thun (calendario biodinamico) è la guida.
Durante
la manifestazione abbiamo acquistato una bottiglia di BIANCO
delle Venezie I.G.T.,
prodotto con uve Incrocio Manzoni 6.0.13 e Chardonnay, vendemmiate
manualmente nella prima decade di settembre. La fermentazione inizia
in serbatoi, nei quali viene posizionata l'uva diraspata, grazie a
lieviti indigeni: dopo 3 giorni e dopo la pressatura, il mosto viene
suddiviso in acciaio e anfore nelle quali continua la fermentazione.
Dopo aver trascorso l'inverno in vasche posizionate all'esterno (per
favorire la stabilità tartarica grazie alle basse temperature), il
vino viene imbottigliato senza filtrazione.
Nel
bicchiere lo troviamo di un interessante giallo oro velato.
Al
naso è intenso e complesso: frutta arancione matura e quasi sentori
di vendemmia tardiva, torrone con miele e mandorle.
In
bocca però ci sorprende brillantemente: molto aspro al primo
assaggio, rivela in seguito una piacevole acidità. Vino fresco,
sentori di lime e di melone bianco incorniciano note di piccoli fiori
di campo. Molto ben bilanciato e persistente.
Noi
azzarderemmo l'abbinamento con arrosto avvolto da pancetta croccante.
Tutti
i riferimenti dell'azienda li trovate qui:
http://casabelfi.blogspot.it/
e qui http://www.albinoarmani.com/
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