Oggi ci spostiamo in Valle
d’Aosta per assaggiare un vino prodotto da vigneti piantati ad
altezze che raggiungono i 1200 metri di altitudine, i più alti
d’Europa, sorvegliati e protetti dalla maestosità del Monte
Bianco.
Prodotto dalla società
cooperativa CAVE MONT BLANC DE MORGEX ET LA SALLE, che attualmente
conta circa 80 soci che lavorano 18 ettari di terreno su terrazze, è
la naturale evoluzione dell’associazione dei viticoltori nata agli
inizi degli anni ‘70 per tutelare le tradizioni valdostane.
Prodotto con uve Priè
Blanc in purezza e franco di piede (non è mai stato attaccato dalla
fillossera per via dell’altitudine e delle condizioni climatiche
sfavorevoli all’insetto), questo vino si presenta nel nostro
bicchiere cristallino e di un tenue giallo verdolino e, alla
rotazione nel bicchiere, disegna duraturi archetti alcolici.
Possiamo dire che al naso
è abbastanza complesso anche se la sua intensità e il suo bouquet
erbaceo e minerale restano come chiusi in una bolla che non esplode
mai. Possiamo comunque intuire piacevoli erbe alpine ed una citricità
che ci invitano all’assaggio.
È un vino secco, con
alcolicità piacevole (11,5% vol.) e gradevole spigolosità. Corpo
ben presente, fresca acidità e morbido tannino sono qualità di
questo Priè Blanc fine, persistente e ben equilibrato. Chiare note
di bacche di ginepro e scorza di lime. Pepe di Sichuan e corteccia
sono sorprendenti note retro nasali.
Ottimo come aperitivo, si
presta molto bene anche ad accompagnare primi piatti non troppo
complessi e saporiti e piatti di pesce, anche affumicato.
Vi segnalo che è stato da
poco cambiato il design dell’etichetta..
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